Attualità: è morto Alberto Granado

E' morto Alberto Granado
Sabato 5 Marzo 2011

E' morto ieri a L'Avana Alberto Granado, amico di Ernesto Che Guevara e suo inseparabile compagno nel celebre viaggio in motocicletta attraverso il continente latinoamericano.
Aveva 88 anni ed è a lui che si devono la nascita e lo sviluppo del centro di ricerche biomediche Instituto de Ciencias Básicas y Preclínicas “Victoria de Giron”, dove si è realizzato il sogno rivoluzionario della formazione di massa dei medici a Cuba: oltre il 60% dei professionisti sanitari che operano nell'isola e in molti paesi del mondo, ha studiato sui banchi di questo centro di eccellenza.
Per la gente dell'Avana Alberto Granado era “il dottore”. Ma per il resto del mondo la sua memoria è legata al Che ed a quel mitico viaggio che avrebbe portato due giovani universitari ad attraversare Argentina, Cile, Perù, Colombia e Venezuela in sella ad una sgangherata motocicletta.

Granado era nato in provincia di Cordoba, Argentina. Conobbe Ernesto Guevara nel 1941; l'incontro avvenne per caso, il Che aveva accompagnato suo fratello Tomas a fargli visita in prigione, dove Granado si trovava per aver preso parte ad una rivolta universitaria. E tra i due nacque una profonda amicizia.
Nel dicembre del 1951, con pochi soldi ma col grande desiderio di conoscere il continente sudamericano a cui sentivano di appartenere, il 29enne Granado ed il 23enne Guevara partirono per un viaggio che li avrebbe profondamente cambiati. Questa avventura è raccontata nel film "I DIARI DELLA MOTOCICLETTA" del regista brasiliano Walter Salles e con la supervisione di Gianni Minà.

Per nove mesi a bordo di una Norton 500, ribattezzata "La Poderosa", viaggiarono dalle Ande fino al Rio delle Amazzoni, prendendo coscienza di quel territorio sconfinato e delle sue meraviglie, ma anche della condizione di povertà e disperazione in cui versava gran parte della popolazione del continente. I pensieri e i ricordi di quel viaggio, raccolti nelle pagine dei rispettivi diari, sono diventati il film intenso e suggestivo di Salles, apprezzato dalla critica internazionale ed a lungo applaudito durante la proiezione al festival di Cannes.
Alla fine del viaggio le strade dei due amici si separano: la vita di Ernesto Guevara sarà dedicata alla realizzazione del sogno rivoluzionario, quella di Alberto Granado allo studio e alla scienza.

Nel 1961, dopo il trionfo della Révolucion, il Che invita l'amico a trasferirsi con la famiglia a Cuba. A Granado viene affidata la cattedra di biochimica della facoltà di medicina all'università dell'Avana; negli anni successivi Alberto sarà fu uno dei fondatori del centro di ricerche biomediche della capitale e della scuola di medicina dell'università di Santiago e parteciperà alla creazione della "Sociedad Cubana de Genética".

Ho avuto l'onore di conoscerlo personalmente, fu a L'Avana nel novembre del 2000, in occasione del 2° INCONTRO MONDIALE DI SOLIDARIETA', e conservo la foto che ci ritrae insieme. Lo rividi quando venne in Italia qualche anno dopo in occasione della presentazione del film che raccontava il suo viaggio col Che nel continente latinoamericano.
Alberto Granado è morto il 5 Marzo nella sua casa di Miramar. Appena sparsa la notizia centinaia di persone, tra cui la vedova del Che Aleida Guevara Marsch, si sono recate alla camera ardente allestita al Vedado per l'ultimo saluto al “dottore”.
Il suo corpo sarà cremato e rispettando le sue volontà, le ceneri sanno sparse a Cuba, in Argentina e in Venezuela.

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