Jean Jacques Rousseau



Jean-Jacques Rousseau


IL GIUSNATURALISMO

Il giusnaturalismo Dottrina filosofico-giuridica che sostiene l'esistenza di norme di diritto naturali e perciò stesso razionali, anteriori a ogni norma giuridica positiva; esse dovrebbero costituire il modello sulla cui base formulare le leggi positive e valutarne la validità. Sebbene si parli di diritto naturale già nel mondo antico (particolarmente con gli stoici ) il giusnaturalismo propriamente detto nasce con Grozio nel sec. XVII e continua nel XVIII fino a J.J. Rousseau (contratto sociale, 1762); tuttavia si possono considerare tardi sviluppi del giusnaturalismo anche il pensiero di Kant (metafisica dei costumi, 1794) e di Fichte (fondamenti del diritto naturale, 1796)l'importanza storica del *giusnuralismo consi¬ste nell'aver laicizzato l'idea di stato e nell'aver dato fondamento umano al potere di chi governa; inoltre, nell'aver vincolato l'attività del legislatore ad alcuni principi universali, al di fuori dei quali non esiste legge ma solo arbitrio. 
Alla base della dottrina sta l'idea fondamentale di uno stato di natura come condizione originaria dell'uomo, anteriore all'istituzione di una convivenza organizzata e regolata da leggi positive; questo stato di natura, pensato come situazione ipotetica di cui non si postula necessariamente l'esistenza ma che si costruisce per via razionale spogliando gli uomini di tutte le leggi, i costumi e le abitudini contratte nella società civile, viene mostrato come ciò che è, ad un tempo, il sostrato comune di tutte le società possibili e la condizione naturale dell'uomo, anteriore ad ogni artificio (considerando lo stato stesso come un prodotto dell'«arte»). Per i giusnaturalisti lo stato di natura è una forma di vita associata nella quale sono gia' riconosciuti alcuni diritti originani e incoercibíli (vita, libertà, proprietà) nel senso che chi , sotto l'arbitrio della natura , é stato concepito secondo il medesimo processo naturale e generato attraverso lo stesso , in quel tempo periglioso, travaglio non potrà poi essere bollato come diverso e quindi vessato da principi e leggi di fattura umana ovvero cio' che la natura suprema arbitra delle cose umane ha voluto uguale deve conservare tale condizione nel civile consorzio. E' la dottrina del diritto naturale delle genti. Tuttavia, mancando ogni garanzia esterna a tutela di questi diritti, il rispetto di essi non è affatto sicuro. E' necessario pertanto uscire dallo stato di natura e istituire uno stato capace di garantire la civile convivenza e di rendere sicuri i diritti naturali, istituendo norme e pene per le trasgressioni. Questo stato nasce attraverso un patto, mediante il quale gli uomini rinunciano alla libertà anarchica dello stato naturale e si limitano reciprocamente, in vista della tutela dei diritti di ciascuno. Sulla natura del patto i giusnaturalisti divergono: per Hobbes (elementi di legge naturale e politica, 1640; leviatano 1651) il patto ha luogo solo tra la moltitudine di individui naturali la quale rinuncia allo stato di natura e si pone sotto il potere del sovrano, il quale, a sua volta, è svincolato da qualsiasi patto perché è il solo detentore della forza, per i pensatori francesi il modello sarà una rivisitazione della Repubblica Romana. Nasce anche il cosmopolitismo, per cui il bisogno di libertà diventa universale e rende l'uomo cittadino del mondo, ovvero soggetto alle medesime istanze di giustizia e di libertà in ogni luogo, senza distinzione di razza, sesso, religione e classe sociale.Il nuovo protagonista della storia è quindi il borghese, né nobile né ecclesiastico, semplice cittadino del mondo: commerciante, artigiano, ma anche letterato e uomo di Stato;
La fondazione della scienza economica. L'illuminismo vede la nascita della scienza economica, ovvero lo studio organizzato delle leggi che regolano l'economia su grande scala.

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