Incostituzionalità ed unità d'Italia


L'UNITA' D'ITALIA E L'INCOSTITUZIONALITA'

Il comportamento dei parlamentari leghisti, cioè l'assenza ai festeggiamenti per i 150 anni dall’unità d’Italia, non è solo di cattivissimo gusto ma anche incostituzionale. Secondo l’art. 67 della Costituzione:
"Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato".
I parlamentari esercitano la rappresentanza della Nazione e non dei cittadini, nè dei partiti nè dei movimenti nè di alcuna associazione. Ciò vuol dire che i leghisti eletti in Parlamento devono esercitare la rappresentanza della Nazione e non della loro parte politica, non del Nord, non della Lega, non della fantasiosa e inesistente Padania. Quindi i leghisti eletti in Parlamento dovevano partecipare alle celebrazioni per l'unità d'Italia, in quanto parlamentari che rappresentano la Nazione. Se non vogliono rappresentare la Nazione, fino a ieri, potevano fare una sola cosa: dimettersi dal Parlamento. Dopo oggi, secondo la Costituzione, non possono ma devono dimettersi. Ma siamo alle solite in un paese di quaquaraqua... c'è un ministro dell'interno (quello che comanda la polizia) appartenente ad un partito che si propone nello statuto la secessione del paese: è davvero il colmo. Un'altra peculiarità nostrana, e il codice penale prevede l'ergastolo per l'attentato all'integrità dello Stato.

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