Immanuel Kant, il filosofo svegliatosi dal "sonno dogmatico"

Vita e filosofia 

Immanuel Kant è un filosofo figlio del 1700. Vive un contesto puramente illuminista, con l’uomo che ragiona (e non Dio) posto al centro del mondo. Nasce a Konnisberg, in Germania, da una famiglia di estrazione sociale non elevata. Lavora per necessità come precettore e soltanto nel 1770 diviene docente universitario grazie ad una dissertazione che gli consente di entrare nella facoltà di filosofia della stessa città natale. Purtroppo in vecchiaia viene colpito da una grave malattia mentale che lo porterà alla morte facendogli dimenticare tutto sino alle soglie della demenza. Verrà ricordato sempre come il filosofo che ha spronato ed implorato i giovani ad usare la propria testa. La sua speculazione filosofica si è incentrata quasi totalmente alla ricerca dei limiti della ragione: come si conosce, che pregi presenta, quali difetti ha. 

Influenze sul pensiero: criticismo, Hume, Swedenborg  

La corrente filosofica che influenza il pensiero kantiano è il Criticismo: dal greco krino, che significa dividere o distinguere, più genericamente il termine indica la critica. Non a caso David Hume ha un forte ascendente su Immanuel Kant, che ne riprende soprattutto tre affermazioni: 
• La messa in dubbio totale di tempo, causa, effetto 
• Il tempo è soggettivo 
• Non è detto che da una causa ci sia sempre lo stesso effetto 
Sul filosofo inglese il Nostro dirà: “Mi ha svegliato dal sonno dogmatico”. Il sonno di cui parla Kant è dovuto anche alla fede pietista della sua famiglia: una dottrina estremamente credente che prediligeva l’interiorità della fede e la relativa fiducia dei dogmi. Il pensiero del filosofo arriverà però ad accettare il laicismo. Un’altra profonda influenza è quella di Swedenborg che con la sua opera “Sogni di un visionario” stimola la speculazione kantiana: egli parla di un angelo che in un dialogo descrive l’aldilà. Ciò che emerge è l’impossibilità razionale di escludere Dio, gli angeli e il trascendente. Quest’ultimo non serve a conoscere e non ha alcuna utilità nel mondo terreno. 

Vocabolario filosofico: la premessa alla filosofia kantiana 
• Trascendente: ciò che è aldilà della natura 
• Trascendentale: insieme dei modi con cui conosciamo 
• Fenomeno: la realtà così come appare al soggetto (soggettiva e conoscenza della realtà) 
• Noumeno: la realtà così come è (oggettiva e mai raggiungibile dal soggettivo ambito conoscitivo). 
• Metafisica: è “oceano tenebroso”. 
Come su un’isola da perlustrare, dice Kant, oltre i confini c’è un oceano tenebroso. Questi termini tecnici aprono la strada alla filosofia kantiana: è impossibile speculare nell’aldilà della natura perché non siamo certi di cosa stiamo parlando. L’analisi potrebbe essere fuorviante. Fenomeno: materia e forma La realtà è formata da materia e forma. La forma è ciò che caratterizza la materia, coinvolta nelle categorie spazio-temporali. Il significato di tali categorie è tuttavia soltanto gnoseologico e non ontologico come per quanto concerne quelle aristoteliche. La materia è invece la sensazione, la testimonianza che l’oggetto esiste per me. Nella filosofia del pensiero di Kant è necessario “uscire dalla minorità” ed il discorso sulla forma comprende anche i concetti di intuizioni pure.

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